adotto il logo perché credo non ci sia niente di più disumano che far morire lentamente, privandolo della propria libertà, un essere vivente
adotto il logo perché i dispositivi carcerari, e ancor più quelli del fine pena mai, sono più criminali di qualsiasi delitto commesso
adotto il logo perché credo che bisogna aprire un vero dibattito sulla possibilità di abolire il “fine pena mai”, perché tutti siano consapevoli delle atrocità che vengono fatte “nel nome del Popolo italiano”
adotto il logo perché sono convinto che chiunque può sbagliare e credo che una società non possa permettersi la vendetta
adotto il logo perché ho visto il dolore del carcere di Santo Stefano, l’atrocità con cui la società disciplinare ha concepito architettonicamente le gabbie per gli emarginati, i non adatti, i diversi…
adotto il logo perché durante quella visita a Santo Stefano c’era anche tanta speranza in persone provenienti da diverse regioni- geografiche, sociali, politiche- che si sono riunite per capire chi erano questi “inadeguati” alla società e a questi essere umani, ingabbiati per decenni in condizioni non-umane, hanno voluto ridare un nome, almeno su quelle tombe.
abrigliasciolta adotta il logo Liberi dall’ergastolo, perché la pena dovrebbe essere solo uno dei provvedimenti, perché il mercato del carcere ormai sta affidando ai privati la gestione, perché il sovraffollamento dimostra che lo strumento non è utile.
fine pena mai, significa vivere ristretti senza prospettive di vita.
e la pena non sottrae la vita, al limite dovrebbe reinserirla…
Adotto il logo perché so esattamente ciò di cui state parlando.
Perché gli anni che ho passato in galera non mi sono serviti assolutamente a niente.
Perché la consapevolezza dei sbagli che ho commesso nella vita l’ho sviluppata solo ed esclusivamente con le mie forze, e con la voglia di essere leggermente migliore di quello che ero.
Adotto il logo perché nelle carceri non c’è NULLA che si avvicini minimamente a ciò che chiamiamo “rieducazione” o “riabilitazione”.
E lo adotto perché se il regime di detenzione comune è un Sistema che lascia ogni detenuto a se stesso, all’ozio, all’apatia, all’annullamento, all’indifferenza, alla noncuranza, all’emarginazione e all’isolamento mentale, senza alcun vero supporto, allora un regime di 41bis non può essere che tortura. Psicologica e fisica.
Aboliamo il 41bis, aboliamo l’ergastolo, e torniamo a rieducare e riabilitare l’ESSERE UMANO che sbaglia, scavando nella sua storia, e, soprattutto, facendolo sentire UTILE durante il periodo di espiazione della pena. Perché è soltanto facendo capire ad un individuo che in questo Mondo c’è bisogno anche della sua presenza e del suo contributo, che possiamo restituirgli la speranza e la voglia di tornare a vivere e ad essere onesto.
Contro tutte le catene che legano e imbavagliano e in favore di una riabilitazione individuale che dia dignita’ alle persone che per loro sfortuna stanno scontando non una pena ma la vendetta del sistema carcerario in Italia.. Rompiamo I’ll silenzio e le catene
liberi dall’ergastolo perchè se la pena di morte ti toglie la vita l’ergastolo se la prende. nessuna differenza se non un’atrocità più lenta e disumana. solidarietà e appoggio a tutti gli ergastolani.
Ma di cosa stai parlando TU. O meglio, mi verrebbe da dire : Tu NON SAI DI COSA PARLI!!
Una domanda che mi faccio di continuo, smanettando sul computer e gironzolando in questo Cybermondo chiamato internet, è come mai la stragrande maggioranza delle persone – come te – che lasciano commenti qua e là, lo facciano tanto così per battere le dita sulla tastiera e veder comparire le letterine dinanzi i loro occhi.
Sarebbe carino, da parte di tutti voi che fate questo , che cominciaste a mettere vicine, le une con le altre, lettere e parole che poi, nel momento in cui si leggono, formino delle frasi di senso compiuto, ma che più di ogni altra cosa rappresentino – per quanto possibile – la realtà dei concetti che vanno a formare.
Non che chi cerchi di parlare con cognizione di causa non sbagli mai, sarebbe presunzione, ma sarebbe più sano e costruttivo – per tutti -, che ciò che si esprime lo si faccia almeno, di contro, con un minimo di umiltà, e lasciando spazio al fatto che magari non si sa sempre perfettamente ciò di cui si sta parlando.A meno che non lo si sappia DAVVERO. E non mi pare che tu ne sappia tanto!!
La cosa che irrita di più, infatti, è quando si usa quel tono perentorio di chi non ammette repliche, o meglio, di chi, con le sue affermazioni o interrogativi sarcastici (…ma di cosa state parlando?), ha già dato per scontato che quel che ha detto è la pura verità, e tutto ciò di cui hanno parlato gli altri – che magari si sono prima interessati ed informati dell’argomento – sono solo stronzate.
Tutto questo, poi, condito dal fatto che la stronzata l’hai detta soltanto tu, diventando quindi inopportuno nel discorso, dimostrandoti superficiale, ma soprattutto male informato!
Sei pregato quindi – se vuoi fare un favore a tutti – di aggiornarti sugli argomenti di cui parli (specie quando poi sono cambiati da decenni), così da poter dare vita a un dibattito sano, costruttivo e che abbia un senso.
Per questa volta ti faccio il favore io di aggiornarti, mettendoti al corrente che ne nostro Paese – dove l’ergastolo era stato abolito -, nel lontano 1992 (“solo” 22 anni fa) tale pena è stata reintegrata nel nostro Sistema Giuridico. Per la cronaca, e ad onor del vero, in Italia esistono due tipi di ergastolo: l’Ergastolo Semplice – o “normale”, come preferisci – e l’Ergastolo Ostativo (art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario).
Quest’ultimo, caro il mio saccentone Ugo Pratesi, non prevede attività extramurarie, sconti di pena o benefici di legge, a meno che non si diventi un Collaboratore di Giustizia entrando, di fatto, nel tunnel di un’altro tipo di Ergastolo, quello di un programma di protezione.
Come vedi, il nostro bel Sistema “democratico e Costituzionale”, se ne fotte altamente della riabilitazione del detenuto, ma l’unico spiraglio che concede nel caso di questo tipo di Ergastolo, è quello del tornaconto! Se ne strafotte di chi sei e delle intenzioni che hai, anche quando queste sono di ricominciare una nuova vita con un nuova testa, che magari non è più quella di vent’anni prima, quando al momento dell’arresto eri – ad esempio – un ventenne allo sbando immaturo senza né arte e né parte, ma ciò che gli interessa è soltanto se può estorcerti informazioni e così davanti alla prospettiva di poter rivedere un cielo che non sia a scacchi, ti prende per il collo e ti COMPRA!! Ogni altra alternativa è crepare tra muri di cemento armato e con la puzza di ferro nel naso!!!
Vallo a dire a chi sta al 41bis e a chi ha attaccato sul blindato della cella un bel bigliettino con la scritta rossa “fine pena: MAI”, che non esiste l’ergastolo in Italia. Ignorante!!
adotto il logo perché credo non ci sia niente di più disumano che far morire lentamente, privandolo della propria libertà, un essere vivente
adotto il logo perché i dispositivi carcerari, e ancor più quelli del fine pena mai, sono più criminali di qualsiasi delitto commesso
adotto il logo perché credo che bisogna aprire un vero dibattito sulla possibilità di abolire il “fine pena mai”, perché tutti siano consapevoli delle atrocità che vengono fatte “nel nome del Popolo italiano”
adotto il logo perché sono convinto che chiunque può sbagliare e credo che una società non possa permettersi la vendetta
adotto il logo perché ho visto il dolore del carcere di Santo Stefano, l’atrocità con cui la società disciplinare ha concepito architettonicamente le gabbie per gli emarginati, i non adatti, i diversi…
adotto il logo perché durante quella visita a Santo Stefano c’era anche tanta speranza in persone provenienti da diverse regioni- geografiche, sociali, politiche- che si sono riunite per capire chi erano questi “inadeguati” alla società e a questi essere umani, ingabbiati per decenni in condizioni non-umane, hanno voluto ridare un nome, almeno su quelle tombe.
adotto il logo e sono libero dall’ergastolo!
http://pellegrinimattia.wordpress.com/
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la cooperativa Sensibili alle foglie ha adottato il logo Liberi dall’ergastolo sul proprio sito http://www.sensibiliallefoglie.it
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abrigliasciolta adotta il logo Liberi dall’ergastolo, perché la pena dovrebbe essere solo uno dei provvedimenti, perché il mercato del carcere ormai sta affidando ai privati la gestione, perché il sovraffollamento dimostra che lo strumento non è utile.
fine pena mai, significa vivere ristretti senza prospettive di vita.
e la pena non sottrae la vita, al limite dovrebbe reinserirla…
ombretta diaferia per abrigliasciolta
Approvo e condivido
Da oggi questo bel logo è anche sul mio blog.
Perché la Libertà, sopra ogni altra cosa.
Adotto il logo perché so esattamente ciò di cui state parlando.
Perché gli anni che ho passato in galera non mi sono serviti assolutamente a niente.
Perché la consapevolezza dei sbagli che ho commesso nella vita l’ho sviluppata solo ed esclusivamente con le mie forze, e con la voglia di essere leggermente migliore di quello che ero.
Adotto il logo perché nelle carceri non c’è NULLA che si avvicini minimamente a ciò che chiamiamo “rieducazione” o “riabilitazione”.
E lo adotto perché se il regime di detenzione comune è un Sistema che lascia ogni detenuto a se stesso, all’ozio, all’apatia, all’annullamento, all’indifferenza, alla noncuranza, all’emarginazione e all’isolamento mentale, senza alcun vero supporto, allora un regime di 41bis non può essere che tortura. Psicologica e fisica.
Aboliamo il 41bis, aboliamo l’ergastolo, e torniamo a rieducare e riabilitare l’ESSERE UMANO che sbaglia, scavando nella sua storia, e, soprattutto, facendolo sentire UTILE durante il periodo di espiazione della pena. Perché è soltanto facendo capire ad un individuo che in questo Mondo c’è bisogno anche della sua presenza e del suo contributo, che possiamo restituirgli la speranza e la voglia di tornare a vivere e ad essere onesto.
Contro tutte le catene che legano e imbavagliano e in favore di una riabilitazione individuale che dia dignita’ alle persone che per loro sfortuna stanno scontando non una pena ma la vendetta del sistema carcerario in Italia.. Rompiamo I’ll silenzio e le catene
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Adotto il logo “liberi dall’ergastolo” perché lotto per una società senza galere
liberi dall’ergastolo perchè se la pena di morte ti toglie la vita l’ergastolo se la prende. nessuna differenza se non un’atrocità più lenta e disumana. solidarietà e appoggio a tutti gli ergastolani.
L’ergastolo in Italia NON esiste. Di cosa state parlando?
Fra riduzioni di pena, grazia e indulto non esiste nemmeno la certezza della pena.
Ma di cosa stai parlando TU. O meglio, mi verrebbe da dire : Tu NON SAI DI COSA PARLI!!
Una domanda che mi faccio di continuo, smanettando sul computer e gironzolando in questo Cybermondo chiamato internet, è come mai la stragrande maggioranza delle persone – come te – che lasciano commenti qua e là, lo facciano tanto così per battere le dita sulla tastiera e veder comparire le letterine dinanzi i loro occhi.
Sarebbe carino, da parte di tutti voi che fate questo , che cominciaste a mettere vicine, le une con le altre, lettere e parole che poi, nel momento in cui si leggono, formino delle frasi di senso compiuto, ma che più di ogni altra cosa rappresentino – per quanto possibile – la realtà dei concetti che vanno a formare.
Non che chi cerchi di parlare con cognizione di causa non sbagli mai, sarebbe presunzione, ma sarebbe più sano e costruttivo – per tutti -, che ciò che si esprime lo si faccia almeno, di contro, con un minimo di umiltà, e lasciando spazio al fatto che magari non si sa sempre perfettamente ciò di cui si sta parlando.A meno che non lo si sappia DAVVERO. E non mi pare che tu ne sappia tanto!!
La cosa che irrita di più, infatti, è quando si usa quel tono perentorio di chi non ammette repliche, o meglio, di chi, con le sue affermazioni o interrogativi sarcastici (…ma di cosa state parlando?), ha già dato per scontato che quel che ha detto è la pura verità, e tutto ciò di cui hanno parlato gli altri – che magari si sono prima interessati ed informati dell’argomento – sono solo stronzate.
Tutto questo, poi, condito dal fatto che la stronzata l’hai detta soltanto tu, diventando quindi inopportuno nel discorso, dimostrandoti superficiale, ma soprattutto male informato!
Sei pregato quindi – se vuoi fare un favore a tutti – di aggiornarti sugli argomenti di cui parli (specie quando poi sono cambiati da decenni), così da poter dare vita a un dibattito sano, costruttivo e che abbia un senso.
Per questa volta ti faccio il favore io di aggiornarti, mettendoti al corrente che ne nostro Paese – dove l’ergastolo era stato abolito -, nel lontano 1992 (“solo” 22 anni fa) tale pena è stata reintegrata nel nostro Sistema Giuridico. Per la cronaca, e ad onor del vero, in Italia esistono due tipi di ergastolo: l’Ergastolo Semplice – o “normale”, come preferisci – e l’Ergastolo Ostativo (art. 4 bis dell’Ordinamento Penitenziario).
Quest’ultimo, caro il mio saccentone Ugo Pratesi, non prevede attività extramurarie, sconti di pena o benefici di legge, a meno che non si diventi un Collaboratore di Giustizia entrando, di fatto, nel tunnel di un’altro tipo di Ergastolo, quello di un programma di protezione.
Come vedi, il nostro bel Sistema “democratico e Costituzionale”, se ne fotte altamente della riabilitazione del detenuto, ma l’unico spiraglio che concede nel caso di questo tipo di Ergastolo, è quello del tornaconto! Se ne strafotte di chi sei e delle intenzioni che hai, anche quando queste sono di ricominciare una nuova vita con un nuova testa, che magari non è più quella di vent’anni prima, quando al momento dell’arresto eri – ad esempio – un ventenne allo sbando immaturo senza né arte e né parte, ma ciò che gli interessa è soltanto se può estorcerti informazioni e così davanti alla prospettiva di poter rivedere un cielo che non sia a scacchi, ti prende per il collo e ti COMPRA!! Ogni altra alternativa è crepare tra muri di cemento armato e con la puzza di ferro nel naso!!!
Vallo a dire a chi sta al 41bis e a chi ha attaccato sul blindato della cella un bel bigliettino con la scritta rossa “fine pena: MAI”, che non esiste l’ergastolo in Italia. Ignorante!!